Tickers mammole.it
Tickers mammole.it

venerdì 25 aprile 2014

La cova

Stanotte ho ripensato ad un episodio accaduto tanti anni fa.
Ero piccina, forse all'ultimo anno d'asilo. Ricordo che avevamo fatto tanti esperimenti con i legumi e l'ovatta: piantavamo i fagioli nell'ovatta inumidito e aspettavamo che germogliasse.
Ovviamente avevo ripetuto l'esperimento a casa, ottenendo tante delicatissime e minuscole piantine.
Ma non ero soddisfatta. Ero contenta, ma non mi bastava.
Così presi in prestito due uova dal frigorifero senza che la mamma se ne accorgesse: avevo progettato tutto nei minimi dettagli per non farmi scoprire. Avevo una borsetta di paglia con dei fiori colorati ricamati, pensai che le mie uova dovessero respirare, non avrei potuto utilizzare una borsetta di un materiale migliore! E che dovessero stare al caldo quando io ero all'asilo: così riempii la borsetta di ovatta, vi adagiai le uova e appesi la borsetta al termosifone, in un angolo morto della stanza, nascosto da un muro. Nessuno avrebbe scoperto che le stavo covando...
Una volta nati i pulcini mia madre non si sarebbe potuta rifiutare di farmeli tenere, sarebbe stato crudele, li avevo covati io, erano i miei!
Mi ero informata, sapevo che le mie uova ci avrebbero impiegato un mese a schiudersi, ma non sapevo bene quanto fosse un mese...di certo erano tanti giorni.
Così ho curato le mie uova per diverso tempo, senza mai farmi scoprire (ora mi domando se non puzzassero, ma forse si erano lessate con il termosifone acceso...); poi le mie speranze di maternità si sono man mano affievolite.
Non ricordo come sia andata a finire quella cova, se lo abbia mai confessato a mia madre, se mi abbia scoperto e spiegato che non avrebbe funzionato.
Non lo so.
Però so che il mio istinto materno è nato molto, molto presto.

Nessun commento:

Posta un commento